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CONSIGLI DEL VIVAISTA

NESPOLO SELVATICO (Mespilus germanica)

IMPORTANTE: COLTIVIAMO QUESTA SPECIE GIA’ DA DIVERSI ANNI, E PURTROPPO ABBIAMO CONSTATATO CHE ATTIRA UN TERRIBILE PARASSITA, L’OZIORRINCO       (Othyorrincus Cribricollis). QUESTO DURANTE IL SEMESTRE FREDDO SOTTO FORMA DI LARVE, DANNEGGIA L’APPARATO RADICALE DELLE PIANTE COLTIVATE O TENUTE IN VASO, INDEBOLENDOLE E FACENDOLE MORIRE IN POCHI ANNI; IL PROBLEMA NON PERMANE UNA VOLTA POSTA A DIMORA NEL TERRENO, QUINDI PROCEDERE QUANTO PRIMA ALL’OPERAZIONE. LA SPECIE NON E’ ADATTA PER ESSERE TENUTA IN VASO.

Il Nespolo Selvatico è una specie il cui areale di diffusione è stato influenzato dall’uomo fin dalla preistoria; probabilmente è approdato sulla penisola provenendo dal sud-est europeo, ed attualmente è diffuso in tutte le regioni italiane in modo discontinuo e poco consistente.
Alligna al margine di querceti e castagneti o nel loro sottobosco, su terreni sub-acidi, prediligendo i versanti meridionali fino ad una quota massima di 1000 mslm; inoltre trae beneficio da climi piovosi.
Si tratta comunque di una specie rustica ed adattabile che ben si presta alla coltivazione; la sua crescita è medio veloce fino a 2-3 m d’altezza; successivamente rallenta con l’inizio delle fruttificazioni abbondanti, e comunque non supera i 5 m d’altezza con una longevità media.
In passato veniva frequentemente coltivato soprattutto sotto forma di varietà prive di spine e propagate per via agamica; il selvatico produce anch’esso ottimi frutti commestibili, solo di dimensioni ridotte.
E’ adatto per la formazione di siepi libere, in consociazione anche con gli altri piccoli frutti selvatici, ed è anche una valida specie ornamentale grazie alle sue fioriture bianche.
Nella messa a dimora è bene riservargli terreni fertili anche in mezz’ombra; distanza minima tra le piante 4 m , distanza minima da piante già esistenti 5 m.