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CONSIGLI DEL VIVAISTA

GINEPRO COMUNE (Juniperus communis).

IMPORTANTE: COLTIVIAMO QUESTA SPECIE GIA’ DA DIVERSI ANNI, E PURTROPPO ABBIAMO CONSTATATO CHE ATTIRA MOLTO UN TERRIBILE PARASSITA, L’OZIORRINCO ( Othyorrincus Cribricollis). QUESTO DURANTE IL SEMESTRE FREDDO SOTTO FORMA DI LARVE, DANNEGGIA L’APPARATO RADICALE DELLE PIANTE COLTIVATE O TENUTE IN VASO, INDEBOLENDOLE E FACENDOLE MORIRE IN POCHI ANNI; IL PROBLEMA NON PERMANE UNA VOLTA POSTO A DIMORA NEL TERRENO, QUINDI LA SPECIE NON E’ ADATTA PER ESSERE TENUTA IN VASO.

Il ginepro comune è una specie diffusa nella fascia temperata di tutto l’emisfero boreale; in Appennino è presente a quote comprese tra 0 e 1500mslm, su ogni tipo di terreno, ma sempre in esposizioni luminose. E’ una specie molto rustica che sopporta molto bene il freddo, e, meno di quel che si può pensare, la siccità.
Mal sopporta l’ombreggiatura e il peso della neve, tanto che in alta montagna è sostituito dal Juniperus nana, specie prostrata adattata a sopportare neve e vento.
Si può utilizzare in molti modi: siepe libera, isolato come ornamento, a gruppi nei ripristini come specie pioniera, nei filari dei frutteti per ospitare insetti e uccelli utili e contemporaneamente migliorare il terreno e anche per la raccolta delle coccole.
Lo si può collocare a dimora nelle condizioni ideali per la sua crescita: ampi greti fluviali, letti franosi e terreni fertili sempre con pieno sole e buona disponibilità idrica; raggiunge dimensioni anche di 5-6 m d’altezza; la specie è dioica e inizia a fruttificare entro i 5 anni d’età.

Distanza minima tra le piante: 2 m sulla fila o nei piccoli gruppi.

ginepro